Diffida dell’Associazione “Femminile Maschile Neutro” ai Ministeri

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Il Comitato Pari Opportunità informa i Colleghi del recente invio da parte della Dott. ssa Tiziana Lemme, Presidente dell’Ass. “Femminile Maschile Neutro” Aps, della diffida allegata che si invita a leggere qui.

La Dott.ssa Lemme è stata gradita ospite e relatrice nell’ambito del Convegno sul Linguaggio organizzato dal C.p.o. lo scorso 20.09.2022, ove è nata una sinergia tra la stessa, alcuni Colleghi pratesi e questo Comitato, concretizzatasi nella redazione della suddetta istanza.

Con quest’ultima si richiede ai Ministeri competenti (Ministero dell’Interno, Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali, Pubblica Amministrazione, Economia e Finanze) l’adozione degli atti amministrativi e regolamentari necessari all’aggiornamento delle specifiche tecniche per la predisposizione, la formazione ed il rilascio della C.I.E., della C.I. cartacea, del Passaporto e del Certificato elettorale, al fine di una maggiore aderenza ai principi di concordanza dei titoli funzionali in relazione al genere nonché al diritto all’identità personale.

L’Associazione a scopo non lucrativo è costituita per il perseguimento di “finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale” in particolare nel campo delle pari opportunità e dei servizi sociali.

Tra gli altri, ha lo scopo di “promuovere attività finalizzate al contrasto della violenza maschile sulle donne, al contrasto di discriminazioni verbali e linguistiche per l’adozione di un linguaggio rispettoso dell’identità di genere nel quale non venga più usato il sostantivo ‘uomo’ a significare ‘uomo e donna’, ‘persona’, individuo’, ‘umanità’, a tutte le attività previste dall’art. 3 dello statuto dell’Associazione”.

L’Associazione ha ritenuto che, all’attualità, le caratteristiche tecniche della C.I.E. (nonché di altri documenti d’identità quali quella cartacea, la tessera elettorale, il passaporto) siano in parte carenti dei requisiti minimi richiesti affinchè gli atti ed i documenti prodotti e formati dalla Pubblica Amministrazione possano considerarsi conformi ai principi di concordanza dei titoli funzionali in relazione al genere nonché al diritto all’identità personale. Invero il diritto all’utilizzo di un linguaggio non discriminatorio, all’autodeterminazione circa la definizione dei dettagli dell’identità personale e di genere, al rispetto della vita privata, nonché alla concordanza piena tra attribuzione di titoli funzionali e genere della singola persona – che pacificamente si declina anche all’interno della documentazione amministrativa, a maggior ragione ove si tratti di documenti d’identità – costituisce un principio sancito dall’art. 8 della Carta Europea dei Diritti umani e dei diritti fondamentali.

Per questi motivi l’Associazione formalmente ha richiesto ai ministeri sopra menzionati perché provvedano, ove necessario mediante l’adozione di decreti ministeriali ad hoc, alla modifica delle specifiche tecniche per la predisposizione, la formazione ed il rilascio della C.I.E. nonché dell’ulteriore documentazione sopra indicata, nel rispetto del diritto al nome, alla parità di genere ed all’identità personale.

Sarà nostra cura tenerVi aggiornati sulla questione.

Il Comitato Pari Opportunità